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craft beer revolution

  1. BrewDog (r)Evolution

    L’evoluzione del birrificio scozzese attraverso le sue etichette

    Si dice: mai giudicare un libro dalla copertina. Nel nostro mondo, questo detto diventa: mai giudicare una birra dalla sua etichetta. O forse si?
    Dal 2007 ad oggi, è innegabile, BrewDog è cambiato. Da un garage nel cuore della Scozia, oggi ha birrifici in diversi continenti e centinaia di Bar che dissetano appassionati e neofiti in ogni angolo del pianeta. Ma ciò che salta all’occhio maggiormente è che senza dubbio la sua immagine è cambiata, immagine rappresentata al 100% dalle sue etichette.
    Ripercorriamo il branding di BrewDog attraverso le etichette di Punk IPA e cerchiamo di capire il valore e il significato di un cambiamento del genere.

    Nel corso della sua storia, BrewDog ha affrontato due rebranding importanti. Il primo nel 2014, il secondo nel 2020. In entrambi i casi il cambiamento di logo, bottiglie e lattina è stato il passaggio finale di un processo di evoluzione del birrificio stesso.

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  2. alesandco.it un anno online: cosa abbiamo scoperto

    ales&co, birra artigianale

    Un anno fa, il 6 aprile, lanciavamo il nostro nuovo sito web.
    Oggi è lo strumento che usiamo di più durante la giornata lavorativa. In un anno caratterizzato da un rapporto con la tecnologia mai avuto prima, il nostro sito è stato fondamentale. Ha cambiato il nostro modo di lavorare e il modo in cui clienti ed appassionati si avvicinano alle birre che importiamo.

    È un nuovo modo di lavorare, un nuovo modo di comunicare con i nostri clienti, con chi ci conosce già da tempo e chi invece ci scopre per la prima volta. Ecco perché abbiamo raccolto 5 cose che abbiamo scoperto in questo primo anno di alesandco.it online.

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  3. BrewDog Served Here!

    Torniamo finalmente nel nostro luogo preferito, il pub.
    Ecco dove non mancherà mai una Punk IPA alla spina.

    Dopo questo inizio 2020 così burrascoso, finalmente possiamo riprendere con le attività che amiamo di più, possiamo spostarci per lavoro e per piacere, possiamo vedere gli amici e soprattutto, possiamo tornare nel nostro luogo preferito: il pub!

    Siamo sicuri che ognuno di voi abbia almeno uno o più ricordi felici legati al bancone di fiducia in città, dalle serate con gli amici, a quella partita di calcio vinta con una rimonta senza precedenti (ogni riferimento ad eventi recenti è puramente casuale). Ma il pub è senza dubbio il luogo perfetto in cui addentrarsi sempre di più nel mondo della birra artigianale. Ci affidiamo alla professionalità e alla competenza di chi c’è dall’altra parte del bancone, scopriamo birre nuove oppure scegliamo i grandi classici che ci fanno sentire a casa.

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  4. BeerScovery: Rogue Ales

    Essere un birrificio indipendente nella scena Craft americana.

    Parlare di Rogue Ales significa raccontare la storia di un birrificio con tantissime sfumature da scoprire una per una. Abbiamo cercato di raccontarle tutte nella nostra diretta Facebook insieme a Danny Connors, innovation brewer del brewpub di Portland.

    Dead Guy Ale

    Rogue nasce nel 1988, è uno degli attori principali della Craft Beer Revolution americana ed ha sempre messo al centro della sua filosofia il concetto di indipendenza. Essere un birrificio indipendente significa avere massima possibilità di sperimentare, di creare qualcosa di nuovo senza porre limiti alla fantasia, come è accaduto nel caso della super discussa Beard Beer prodotta con i lieviti isolati a partire dalla barba dell’ex head brewer John Maier o delle birre del Voodoo Project che ricreavano il gusto di diversi tipi di Doughnut. Significa produrre birre anche fuori dalle logiche di mercato ascoltando esclusivamente l’istinto ed i propri fan come è accaduto nel caso di Dead Guy Ale. Questa Amber Ale prodotta ispirandosi ad una German Maibock ormai tanti anni fa, è nata come birra one-shot, prodotta in occasione del Dia de los Muertos. Nonostante non fosse uno stile particolarmente diffuso negli States, ha conquistato i palati di tutti al punto da diventare il prodotto best seller del birrificio nonché il più conosciuto ed apprezzato.

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  5. BrewDog & Ales&Co

    Vi raccontiamo della prima Punk Ipa arrivata in Italia

    James Watt e Martin Dickie
    James e Martin, fondatori di BrewDog

    BrewDog è un caso unico nel panorama brassicolo europeo e mondiale, ma sicuramente questo lo sai già!
    Il birrificio nasce come l’avventura di due giovani ragazzi, amici di infanzia, appassionati di birra artigianale a tal punto da sognare di sovvertire lo statico panorama britannico della fine degli anni 2000. È il 2007 quando James Watt e Martin Dickie, insieme al loro fido labrador, escono dal garage di casa e presentano al mondo la loro Punk Ipa, incoraggiati da Michael Jackson, the beer hunter in persona (non la popstar!).

    Quella che abbiamo accennato è una storia nota, ed è per questo che oggi vogliamo concentrarci sul rapporto speciale tra BrewDog e il nostro Paese.
    Da più di 10 anni ormai siamo l'importatore ufficiale di BrewDog per Italia distribuendo le birre più celebri, disponibili tutto l’anno come Punk IPA, Elvis Juice, 5AM SAINT e Jack Hammer, ma anche le birre simbolo di ordinaria follia, le produzioni più sfacciate create da due ragazzi che non sono mai scesi a compromessi e hanno dato vita ad una vera e propria rivoluzione.

    core line brewdog
    Core line BrewDog 2020

    Lo stretto rapporto tra Italia e Scozia che ha portato le birre di BrewDog in Italia nasce nell’estate 2008. È bastato un assaggio di una delle prime Paradox, Imperial Stout affinate in botte, in un pub scozzese per far scattare la scintilla e la voglia di saperne di più.
    Ai tempi James e Martin avevano appena iniziato a dedicarsi al birrificio e non avevano ancora lasciato i lavori precedenti: alle prime telefonate di contatto, James rispondeva direttamente dal peschereccio di suo padre su cui lavorava.
    Sin da subito i ragazzi di BrewDog ci hanno dimostrato grande entusiasmo, volontà di lavorare insieme e di condividere le loro birre e la loro passione con più persone possibili, del resto il loro claim più famoso è "Craft Beer for the People".

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  6. Grow your own! La Rogue Revolution passa per le Rogue Farms..

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    Ci è già capitato in passato di parlarvi di Rogue Farms e del progetto Grown Your Own Revolution ad esse legato; inoltre forse ricorderete l 'articolo pubblicato sulle Hop Ipa di qualche settimana fa, risultato tangibile del grande lavoro svolto dal birrificio statunitense sulle materie prime.

    Ma di cosa stiamo parlando? Cosa sono esattamente le Rogue Farms?
    In due parole sono le fattorie di proprietà di Rogue, ma risolverla così sarebbe davvero riduttivo. Si tratta infatti di un gruppo di coltivazioni che non si limita allo sviluppo delle materie prime base necessarie alla produzione di birra, distillati e bibite, bensì anche degli ingredienti aggiuntivi (pensiamo ad esempio alle nocciole usate in Hazelnut Brown Ale o ai jalapenos che ritroviamo in Chipotle Red Ale). A questo impegno si aggiunge la ricerca di varietà proprie di luppolo e malto.
    Giusto per darvi qualche dato senza addentrarci in una lezione di agronomia, all'interno delle Rogue Farms vengono prodotte 8 varietà di luppolo in poco meno di 20 ettari di superficie, cereali come frumento, orzo (due tipologie), segale e mais in oltre 50 ettari e vi danzano più di 7milioni di api.

    In questi termini il motto "grow you own revolution" che potremmo tradurre con "coltiva la tua rivoluzione" rappresenta per Rogue non solo un progetto ma una vera e propria mission su cui perfeziona la propria identità. Accanto a prodotti come le Hop Ipa, nelle quali tutto ciò ciò viene messo in risalto, troviamo anche un assortimento che si muove in questa direzione (pensiamo ad esempio a Chipotle Ale un tempo Rogue Ales mentre ora con logo Rogue Farms, visto il prevalente utilizzo di materie prime aziendali).

    Ma lasciandovi riflettere liberamente su ciò che sta all'origine della pinta che avete davanti, veniamo ai nuovi arrivi dagli States di qualche giorno fa...

    L'attesissima serie delle Hop Ipa è finalmente arrivata.. 4 Hop (355ml, 650ml), 6 Hop (650 ml, 30lt kkeg), 7 Hop (355ml, 20lt kkeg), 8 Hop (650 ml)

    Troverete una sempre maggiore presenza del formato da 20lt kkeg rispetto al 30lt, per garantire una maggiore rotazione e quindi freschezza di prodotto: per questo arrivo potrete scegliere il 20lt per Dead Guy Ale, Chipotle Ale, 7 Hop Ipa, Brutal Ipa, Chocolate Stout, Hazelnut Brown Ale e Yellow Snow.

    Siamo inoltre felice di comunicarvi che con questo carico c'è stato un bel riassortimento del merchandising di Rogue, che come ben sapete è ben fornito, e dovremmo poter soddisfare tutti i gusti. Cercate quello che fa per voi tra le disponibilità!

     

     

     

     

     

     

  7. Habemus Brewdog Bar Roma! Pre-opening questa sera e inaugurazione venerdi 18 dicembre

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    E' un Brewdog Bar attesissimo quello che apre i battenti questa sera a Roma. La capitale rappresenta infatti una piazza molto particolare per il birrificio scozzese, uno dei luoghi in cui la craft beer revolution brewdogiana, e non solo, si è diffusa maggiormente e ha riscosso un notevole successo.

    Per chi vorrà bere ottima birra ammirando la meraviglia del Colosseo da oggi potrà godere delle 20 spine del Brewdog Bar tra le quali oltre alla selezione del birrificio scozzese, si alterneranno una serie di birrifici italiani. Ad affiancare l'assortimento birrario troverete anche una semplice ma gustosa proposta food con una offerta varia di panini, hot dog, hamburger e prelibati dessert.

    In una cornice davvero suggestiva dove, si "scontrano" in maniera armonica arcate di mattoni a vista e l'arte dei graffiti del brewdogiano Fisher, Valerio, Giorgio e il loro team aspettano tutti i membri della Equity for Punk community questa sera per festeggiare l'apertura, in attesa dell'inaugurazione che avverrà venerdi 18 dicembre. Da quel momento in poi Brewdog Bar Roma rimarrà aperto tutti i giorni dalle ore 11.00 del mattino fino alle ore 1.00 in settimana e le 2.00 il venerdi e il sabato.

    Siamo certi che la tapline vi entusiasmerà fin da questi primi giorni, durante i quali avrete modo di assaggiare anche alcune novità assoulte del birrificio scozzese.

    Per ulteriori informazioni in merito all'inaugurazione vi invitiamo a visitare la pagina facebook Brewdog Bar Roma o il sito internet di Brewdog.

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