Vi raccontiamo della prima Punk Ipa arrivata in Italia

James Watt e Martin Dickie
James e Martin, fondatori di BrewDog

BrewDog è un caso unico nel panorama brassicolo europeo e mondiale, ma sicuramente questo lo sai già!
Il birrificio nasce come l’avventura di due giovani ragazzi, amici di infanzia, appassionati di birra artigianale a tal punto da sognare di sovvertire lo statico panorama britannico della fine degli anni 2000. È il 2007 quando James Watt e Martin Dickie, insieme al loro fido labrador, escono dal garage di casa e presentano al mondo la loro Punk Ipa, incoraggiati da Michael Jackson, the beer hunter in persona (non la popstar!).

Quella che abbiamo accennato è una storia nota, ed è per questo che oggi vogliamo concentrarci sul rapporto speciale tra BrewDog e il nostro Paese.
Da più di 10 anni ormai siamo l'importatore ufficiale di BrewDog per Italia distribuendo le birre più celebri, disponibili tutto l’anno come Punk IPA, Elvis Juice, 5AM SAINT e Jack Hammer, ma anche le birre simbolo di ordinaria follia, le produzioni più sfacciate create da due ragazzi che non sono mai scesi a compromessi e hanno dato vita ad una vera e propria rivoluzione.

core line brewdog
Core line BrewDog 2020

Lo stretto rapporto tra Italia e Scozia che ha portato le birre di BrewDog in Italia nasce nell’estate 2008. È bastato un assaggio di una delle prime Paradox, Imperial Stout affinate in botte, in un pub scozzese per far scattare la scintilla e la voglia di saperne di più.
Ai tempi James e Martin avevano appena iniziato a dedicarsi al birrificio e non avevano ancora lasciato i lavori precedenti: alle prime telefonate di contatto, James rispondeva direttamente dal peschereccio di suo padre su cui lavorava.
Sin da subito i ragazzi di BrewDog ci hanno dimostrato grande entusiasmo, volontà di lavorare insieme e di condividere le loro birre e la loro passione con più persone possibili, del resto il loro claim più famoso è "Craft Beer for the People".


Era il 2009 quando la prima Punk Ipa è arrivata in Italia pronta a cambiare il modo in cui gran parte di noi intendeva la birra artigianale e si relazionava con i luppoli. La prima Punk Ipa guardava senza timore alle American Ipa del tempo, luppolata massicciamente con varietà americane e neozelandesi, aveva un tenore alcolico di 6% abv ed un amaro tagliente.  Nel 2010 James e Martin presentano la nuova versione suscitando grande clamore tra gli appassionati. La nuova Punk ha una carica aromatica esplosiva grazie alla luppolatura in dry hopping, ma una gradazione alcolica più contenuta (5,6% abv). Questa è Punk Ipa come la conosciamo oggi con la pericolosa bevibilità che la contraddistingue e la rende la birra che più di ogni altra riesce a conquistare ogni palato.

Punk Ipa prima lattina
Lattina Punk Ipa Old Branding

Le prime birre arrivano in Italia in bottiglia, parliamo di chicche come le prime Paradox e Zephir, accanto a future flagship come Punk Ipa e Hardcore Ipa. Pian piano iniziano ad arrivare anche i primi fusti ed i Cask (esatto BrewDog produceva Real Ale!) di birre come Trashy Blonde e 5AM SAINT . Il 2009 fu anche l’anno di Tactical Nuclear Penguin, al tempo la birra più alcolica al mondo, mentre il 2010 è stato l’anno della celebre End of History, contenuta all’interno di uno scoiattolo imbalsamato che chiude la diatriba sulla birra più alcolica al mondo. Nel 2010 arrivano le prime Punk Ipa in lattina con cui James e Martin iniziano a stravolgere i pregiudizi su un formato che come oggi ben sappiamo preserva al meglio le caratteristiche organolettiche della birra.

Questi sono solo i primi passi di un rapporto che Ales&Co e BrewDog hanno costruito in oltre dieci anni condividendo principi, filosofia ed ovviamente passione per la buona birra artigianale, "to make other people as passionate about great beer as we are"

L'universo di BrewDog è in continua evoluzione, il modo migliore per non perdere nessun aggiornamento è seguire la pagine Facebook e Instagram!