Se due tra i birrifici più creativi in Europa si uniscono, il risultato non può che essere esplosivo. Esplosione è infatti il termine più adatto a descrivere il nuovo prodotto a quattro mani di Brewdog e Mikkeller: la I Hardcore You. Non una vera e propria nuova birra ma il blend di Hardcore IPA e I Beat You, due delle birre più rappresentative dei birrifici scozzese e danese. Dopo essere state brassate le due birre sono state unite, come se si trattasse di una cuvée, e il ristultato è stato nuovamente sottoposto a dry hopping.
Il risultato è una Imperial India Pale Ale da 9,5% vol. in alcol che si presenta di un bell'ambrato carico con riflessi radica, schiuma molto compatta, fine e persistente. Il naso è esplosivo: invaso dalle note di agrume candito, resina e scorza di pompelmo donate dai luppoli che rendono questa birra, a livello olfattivo, molto fresca, lasciando comunque percepire una leggera nota dolce (come di caramello). In bocca è molto lunga, di grande struttura e sebbene sia segnata con forza dal luppolo riesce ad avere equilibrio grazie soprattutto alla dolcezza data dall'importante utilizzo di malti e al fatto di essere giocata sull'evoluzione delle note luppolate che, da sensazioni spiccatamente amare, virano nel finale su toni balsamici che, come già preannunciato al naso, ricordano la scorza d'agrume e rendono la I Hardcore You fresca ed estremamente piacevole.
Questa nuova birra sarà disponibile, in quantità limitate dalla fine di agosto!
O'Hanlon e St Peter si presentano nel bel mezzo dell'estate con due importanti notizie.
Iniziamo da O'Hanlon, che dopo aver fatto parlare di sé qualche tempo fa per la decisione di interrompere la produzione di Thomas Hardy e di Royal Oak esce con una nuova birra.
Si tratta della Stormstay una amber ale da 5% brassata con luppolo amarillo. Si presenta di una tonalità ambrata con riflessi rubino e schiuma compatta. Al naso presenta note tostate e agrumate che tornano con grande eleganza al palato, terminando in un piacevole finale amarognolo piuttosto persistente.
St Peter invece non presenta nuove birre, ma torna ad imbottigliare la sua Summer Ale profumata di mela e agrume, e come richiede la stagione da bere molto fresca, e presenta nei key kegs due prodotti storici: la Ruby Red e la Cream Stout.
Da Brewdog due notizie che riguardano la Paradox e una nuova confezione multipla. Dopo aver trascorso otto mesi in un cask di whisky di Ardbegh utilizzato per la Smokehead, l'Imperial Stout scozzese è stata ora imbottigliata e infustata ed è pronta per essere venduta.
La seconda notizia riguarda invece la nuova confezione multipla presentata da Brewdog che contiene una bottiglia di 5 a.m. Saint, una di Punk Ipa e una di Trashy Blonde! Una confezione regalo ottima per conoscere alcune delle produzioni del birrificio scozzese!
Da qualche settimana Brewdog ha presentato la seconda produzione della linea Abstrakt: la AB:02. Come forse ricorderete questa linea prevede la creazione di birre prodotte in un'unica cotta, confezionate in bottiglie da champagne da 375 ml, con tappo in sughero e in quantità molto limitate.
Dopo che ad aprile era uscita la AB:01 a giugno è stata presentata la AB:02 una birra in stile triple, dall'alcolicità molto sostenuta - 18% vol.- prodotta con un alto numero di malti (Maris Otter, Crystal Malt,Caramalt, Roasted Barley, Dark Crystal Malt, Munich Malt) e di luppoli (Centennial, Columbus, Simcoe, Amarillo, Chinoo) parte dei quali sono utilizzati in dry hopping.
Brassata come la precedente in soli 3200 esemplari la AB02 si presenta di un bel colore ambrato con riflessi rubino accesi e schiuma compatta e pannosa. Al naso lascia percepire la grande alcolicità unitamente a sensazioni dolci, resinose e speziate (pepe). In bocca ha grande struttura, e l'attacco molto dolce, lascia presto spazio alle note aromatiche e amare dei luppoli che dominano il lunghissimo finale.
Come precisato sul sito di Brew Dog le date di scadenza indicate inizialmente sulle birre della serie Paradox coprivano un periodo troppo breve (2 anni), considerato che per via dell'alto volume alcolico (10 % vol.) e dell'invecchiamento in fusti di whisky, questi prodotti sono molto adatti a essere tenuti a lungo in cantina.
L'esperienza dei due mastri birrai del birrificio scozzese e una serie di prove hanno dimostrato come queste birre se lasciate a invecchiare non solo non subiscano alcun peggioramento, ma sviluppinocon il passare degli anni molti profumi e aromi .
Questo è quindi un prodotto che può invecchiare per un tempo indefinito e, sebbene continuerà a essere presente una data di scadenza sulle etichette, essa andrà ignorata lasciando che queste Imperial Stout riposino nelle vostre cantine fino a che non vi verrà voglia di aprirne una.
Dalla Scozia arriva una notizia che riguarda Brew Dog e la Nanny State. Come ricorderete questa birra era stata prodotta nel 2009 in risposta alle critiche sull'eccessiva alcolicità di alcuni prodotti del birrificio scozzese. Le sue caratteristiche erano quindi un basso tenore alcolico (1,1 %) e un altissimo IBU (200). Il risultato, per stessa ammissione dei birrai, era un prodotto sbilanciato sull'amaro, prodotto soprattutto come gesto provacatorio in risposta alle critiche seguite all'uscita della Tokyo, considerata eccessivamente alcolica. Gesto che ha comunque aperto la strada a una tendenza che si sta sviluppando anche fuori dal Regno unito e che ha un ottimo esempio nella versione 2010 della Nanny State.
L'alcolicità di questa nuova birra é diminuita ulteriormente rispetto alla prima versione arrivando allo 0,5 %, e con essa si é abbassato anche il tenore di amaro (45 IBU). Questo non significa che si sia rinunciato all'aromaticità del luppolo, che infatti é usato in grandi quantità e con un ampio range di varietà ( centennial, amarillo, columbus, cascade and simcoe in bollitura e centennial e amarillo in dry hopping).
Di seguito le note di degustazione di Martin Dikie:
Il naso é invaso da un'intensa nota fruttata con aromi di limone maturo, arancia, e litchi. Alcune note erbacce e quasi di pino bilanciano queste sensazioni iniziali. In bocca il 100% di malti speciali utilizzati riesce a bilanciare l'intensità aromatica data dall'importante utilizzo di luppolo adoperato per produrre questa birra. I malti ambrati e crystal aggiungono note dolci quasi da biscotto che vengono però velocemente sovrastate dagli aromi resinosi e fruttati del luppolo. Questa sensazione pulisce il palato, chiudendo con una fresca e lunga sensazione amara, quasi di china.
Questa birra sarà disponibile da fine febbraio.
Equity for punks, l'iniziativa lanciata da Brewdog per raccogliere i fondi da destinare alla costruzione del nuovo birrificio sostenibile e autonomo a livello energetico, ha raggiunto il proprio obiettivo di 500.000 £.
Martin Dickie e James Watt, hanno però prolungato il periodo durante il quale sarà possibile aderire all'iniziativa fino al 19 di febbraio. A soli due giorni dalla deadline - prevista inizialmente per l'8 gennaio - la cifra raccolta era di 470.000 £, vicina al risultato ma non a tal punto da far sentire i due birrai scozzesi tranquilli. Da lì la decisione di spostare alla fine del prossimo mese la data ultima di adesione.
Per maggiori informazioni consultare il sito www.equityforpunks.com dove é presente il modulo d'adesione.
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Per problemi di costanza qualitativa e a causa di un repentino aumento dei prezzi, per i prossimi mesi, le birre di Hogs Back - microbirrificio del sud dell'Inghilterra - non saranno disponibili.
La Thomas Hardy's Ale e la Royal Oak, due celebri birre inglesi, hanno smesso di essere prodotte a partire da quest'anno per scelta del birrificio O'Hanlon al quale la produzione era stata commissionata nel 2003 da parte di Phoenix Importers.
La Thomas Hardy é stata prodotta per la prima volta nel novembre 1967 dal birrificio Eldridge Pope di Dorset, nel Dorchester e rilasciata nel 1968 in occasione del quarantesimo anniversario della morte dell'autore di Far from the madding crowd e Wessex poems, al quale la birra é dedicata. Questa birra, che per via del lungo invecchiamento in botti di sherry (otto mesi) e per la capacità di evolvere in bottiglia, é diventata una sorta di mito birrario, ha smesso di essere prodotta già una volta, nel 1999, quando il famoso birrificio di Dorset ha chiuso. I diritti della ricetta sono stati allora acquistati da Phoenix Importers, che importava negli Usa la Thomas Hardy dal 1986 e che doveva trovare una soluzione per rispondere alla grande richiesta che arrivava dall'altra sponda dell'Atlantico. Nel 2003, dopo una lunga ricerca, la riproduzione di questa birra é stata commissionata a O'Hanlons, birrificio nato nel 1995, che l'ha prodotta ogni anno fino allo scorso. La decisione di interromperne la produzione é stata principalmente dovuta ai costi e ai tempi di produzione troppo elevati. La birra, infatti, era prodotta in gennaio e imbottigliata solo a novembre, con costi notevoli anche a livello di packaging in quanto ogni bottiglia é numerata, incartata con un foglio dorato a coprire il tappo e corredata dal medaglione con l'immagine del celebre scrittore inglese.
Al momento non si sa se altri birrifici sceglieranno di riprendere la produzione di queste due storiche birre. Se così non dovesse essere, il 2008 sarà l'ultima annata, da conservare in cantina nel caso della Thomas Hardy o da bere per brindare a una speciale occasione nel caso della Royal Oak.