L’edizione 2018 di Beer Attraction si è appena conclusa, siamo molto felici di aver incontrato tanti di voi, ma soprattutto di esser riusciti a farvi assaggiare chicche e novità da tante parti del mondo. Tra questi Devil’s Peak, birrificio sudafricano su cui vale la pena spendere qualche parola in più.
Devil’s Peak è uno dei simboli più conosciuti di Cape Town, raggiunge quasi 1000mt d’altezza e sovrasta lo skyline della città. Ma non solo. Dal 2012 Devil’s Peak è anche il nome del birrificio al primo posto su Ratebeer e Untappd per quanto riguarda il Sud Africa. Un’avventura iniziata da un gruppo di ragazzi che hanno deciso di prendere parte attivamente alla craft beer revolution. In breve tempo, una crescita importante, un trasloco che li porta in nuovi locali proprio dentro la città e diversi riconoscimenti a livello nazionale ed internazionale.Oggi hanno una proposta di 5 birre disponibili tutto l’anno a cui si aggiungono alcune stagionali e una serie di collaborazioni anche a livello internazionale. Continue readingIl 14 Ottobre 2017, in occasione dell’apertura della Bristol Beer Week, si festeggerà in tutto il mondo (Gran Bretagna, Germania, Nuova Zelanda, Italia, Francia e Spagna) il #JJJDAY, compleanno-evento di JJJ, iconica imperial Ipa prodotta per la prima volta nel 2007, da Justin Hawke, fondatore e mastro birraio di Moor Beer Company, e James e Josh, storici amici del “Queen’s Arms Pub, prendendo dai tre il nome J+J+J.
Prodotta raramente dal 2007, JJJ è diventata una vera e propria birra di culto, che dallo scorso anno viene brassata a cadenza annuale per soddisfare le numerosissime richieste degli appassionati.
JJJ è “Imperial” in ogni sua componente, nell’intensità, nella luppolatura e nella gradazione alcolica.
A livello sensoriale JJJ colpisce per le note agrumate, di malto e di frutta gialla che invadono la sfera olfattiva. Al palato prevale la struttura maltata, morbida e corposa, a cui si accompagnano una dolcezza intensa e le piacevoli note agrumate dei luppoli, seguite da un finale amaro di grande intensità ed eleganza.
Questa è l’occasione per provarla!
Punk Ipa, la Indian Pale Ale che non ha bisogno di presentazioni, icona del birrificio Brewdog, compie 10 anni e per festeggiarla da Ellon, Scozia, è partita la campagna “I AM PUNK”, un esperimento di Guerrilla Marketing che ha inondato il web e le maggiori città del Regno Unito di poster, foto e volti di appassionati.
Brewdog, dopo aver raccolto migliaia di immagini durante l’AGM, la festa annuale degli shareholder, e aver letteralmente invaso i social con le loro fotografie, con la scritta “I AM PUNK” in sovrimpressione, ha deciso di portare a un nuovo livello la sfida, coinvolgendo chiunque desideri partecipare al contest fotografico che mette in palio un viaggio per due persone a Columbus (Ohio), nel nuovo hotel di Brewdog.
Le regole sono semplicissime:
Non rimane che andare in uno dei tre Brewdog Bar d’Italia (Bologna, Firenze e Roma), ritirare gli stickers e inondare il web di foto!
Il birrificio nasce da Paul Theakston, uomo con una lunga storia brassicola familiare alle spalle, dalla quale da vera pecora nera si stacca per aprire nel 1992 Black Sheep Brewery. Tenendo fede alla tradizione stilistica brittanica Paul sviluppa una produzione che mostra ancora una volta l'eleganza aromatica e il grande controllo nel bilanciamento delle parti che riescono ad avere i birrifici "classici" del Regno Unito. Accostandosi tuttavia a un mondo in grande evoluzione e fermento anche oltre manica, Black Sheep ha saputo accostare all'irrunciabile anima da "Real Ale" anche venature più moderne su alcune produzioni mirate. Ma non finisce qui... infatti oltre a una crescita di sostanza, il birrificio ha vissuto anche una trasformazione di forma. Birre da sempre disponibili principalmente in cask e bottiglia, iniziano, ad essere prodotte sempre più anche nel formato key keg e quindi più facilmente reperibili alla spina anche alle nostre latitudini.
Dopo i primi arrivi di Special Ale e qualcosina di Riggwelter, abbiamo appena ricevuto un nuovo carico con Blitzen (natalizia da 4% con arancia e scorza di agrumi), e Pathmaker (Pale Ale monoluppolo di Chinook da 5,6%), entrambe nel formato Key Keg da 30lt. Queste si aggiungono a un'altra new entry arrivata qualche settimana fa sempre in fusto KKeg 30lt, Moose Jaw, Weiss 5,2% secca e fresca, parte della linea "new wave" con Pathmaker. Si forma così un parco di 5 referenze in parte tradizionali e in parte "moderne", che sarà possibile trovare più facilmente nelle tapline di pub e bar e ci permettendo di avvicinarci e conoscere meglio questa bella realtà.
Il formato introdotto poco più di un anno fa da Moor Beer ha convinto anche il CAMRA, Compaign of Real Ale (clicca qui per saperne di più), che ha riconosciuto al birrificio di Bristol il primato mondiale di Real Ale in lattina! Felice per il il risultato raggiunto il birraio Justin Hawke afferma che si è trasferito in Inghilterra proprio per il suo amore verso le Real Ale e per questo motivo nel momento in cui ha deciso di mettere le proprie birre in lattina, la via da seguire era soltanto una, ovvero produrre birre can-conditioned (aggiunta di lievito vivo per riattivare la fermentazione e renderla carbonata).
Siamo davvero orgogliosi per il riconoscimento ottenuto da Moor Beer, vista la nostra condivisa grande passione per le Real Ale, all'origine anche della nascita di Ales & Co. Da oggi, anche se avrete quindi in motivo in più, anche se sappiamo che non ne avete bisogno, per scegliere una Moor in lattina... vi sentirete ancor più in Inghilterra!
Per soddisfare tutti gli assettati è appena arrivato un nuovo carico con il quale è stata riassortita la liena delle lattine e dei fusti. Scarica qui il file disponibilità.
Grandissima notizia per tutti i mooriani e per chi inizia a non più fare a meno dei prodotti che hanno fatto crescere esponenzialmente il birrificio di Bristol... stanno infatti terminando i lavori di ampliamento che porteranno a un aumento dell'attività a partira da giugno.
In questa nuova fase Moor Beer andrà a quadruplicare la capacità produttiva rispetto al momento in cui il birrificio si era spostato nella città di Bristol (meno di due anni fa). Questo ha portato anche a un allargamento della squadra di lavoro, che nello stesso periodo è perciò triplicata. Ma non solo crescita numerica, anzi... molta attenzione è stata rivolta nella creazione di un laboratorio di analisi interno al birrificio, elemento su cui il birrificio vuole continuare a investire anche in futuro, cosicché la crescita produttiva sia sempre accompagnata da una maggiore cura della qualità.
Per tutti coloro che vorrebbero "Drink More Moor Beer", non temete.. a breve verrete soddisfatti!!!
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