Questo articolo è stato pubblicato il 22 September 2020
Nelle sue bottiglie il mondo dei distillati incontra il mondo
della birra artigianale, il legno incontra ingredienti speciali, la cucina, la
pasticceria e l’arte di selezionare erbe si combinano. Tutto viene tenuto
insieme in armonia dal collante più forte al mondo: il tempo.
Parliamo di Phantom
Spirits. Realtà dalle mille sfumature, nata a Copenhagen nel 2015, merita
di essere compresa a pieno. Per questo ci lasciamo accompagnare in questa
scoperta da Mixen Lindberg, fondatore di Phantom ed una delle menti dietro agli
incredibili Rum che oggi possiamo assaggiare. L’abbiamo intervistato per voi!
Come descriveresti Phantom Spirits? Come è iniziata questa avventura?
Phantom Spirits è nato mentre lavoravo per Mikkeller. Dovevo creare un distillato in occasione di COPENHELL, un festival dedicato a band Heavy Metal e Hard Rock. Nel 2015 ho lavorato ad un assenzio infuso con sangue di lupo, in collaborazione con Frederik Plum di Den Klodsede Bjørn Vodka, ma ben presto abbiamo scoperto di avere molte più idee (e di divertirci molto di più) di quelle che ci permetteva di fare una sola release all'anno. Phantom Spirits è diventato così un vero e proprio side-project del birrificio. Nel 2018 ho deciso di lasciare ciò che stavo facendo per dedicarmi esclusivamente a Phantom Spirits, abbracciandone a pieno la filosofiia: always expect the unexpected.
Qual’era l’obiettivo principale quando avete iniziato?
Inizialmente volevamo produrre distillati ispirati a temi un po’ sinistri (dal Mezcal con il serpente a sonagli all’Assenzio infuso con sangue di lupo), come quelli pensati per COPENHELL. Allo stesso tempo però volevamo avvicinare il mondo dei distillati a quello della birra, del vino e del cibo. Abbiamo iniziato con una bella dose di follia distillando, blendando, affinando, cercando di spostare i confini della creatività sempre un po’ più in là e non abbiamo nessuna intenzione di smettere.
Come selezionate le varietà di Rum, provenienze ed età? In che modo si abbina un Rum ad una botte in
particolare?
Assaggiando, discutendo, immaginando.
Ogni Rum ed ogni botte hanno le proprie specifiche caratteristiche, cerchiamo
di abbinarle per ottenere i risultati migliori. A volte cerchiamo di accoppiarli
cercando di mantenere intatte le peculiarità di ogni rum e di ogni legno. In
altri casi vogliamo solo sbalordire la vostra mente e le vostre papille gustative.
Spesso i Rum di Phantom Spirits sono affinati in botti che avevano contenuto birra. Qual è il contributo di una birra nell’affinamento di un Rum?
Ogni Rum riesce ad arricchirsi allo stesso tempo delle caratteristiche della birra e di quelle del legno. Ad esempio alcune birre di Omnipollo sono prodotte con ingredienti che potresti tranquillamente trasformare in una torta, quindi giocare questi ingredienti significa dar vita ad un Rum a tendenza dolce. Ma abbiamo lavorato anche con birre/botti acide che ci hanno regalato rum di buona secchezza e dal carattere funky. Anche lavorare con botti da vino o altri ingredienti è divertente; recentemente abbiamo anche infuso un rum con un ossicino di rana, interessante devo dire!
Quando decidete di aggiungere ingredienti extra alle botti come li selezionate? Quanto dura di solito un’infusione?
Davvero dipende dal progetto. A volte c’è un’idea di partenza come nel caso del Rum infuso con caffè e arancia che abbiamo prodotto in collaborazione con la band Deat Metal , At The Gates e con Dark Matter Coffee di Chicago. La band voleva qualcosa con le arance sanguinella e ho pensato che caffè potesse offrire un twist interessante. Così Dark Matter Coffee ha infuso le fave di caffè nel rum, io ho essiccato le arance e le ho aggiunte al caffè nella botte. Con il passare del tempo abbiamo fatto degli assaggi, per un totale di circa 18 mesi in botte e più o meno 2 anni per ottenere il prodotto finito.
Come nasce una collaborazione tra Phantom ed un birrificio?
Nel mondo della birra artigianale c’è un gran senso di cameratismo e noi abbiamo la fortuna di essere in buoni rapporti con tanti attori della scena. E dato che da entrambe le parti c’è la possibilità concreta di creare qualcosa di interessante, ogni collaborazione è un grande esempio di curiosità ed amicizia. Vi siete recentemente trasferiti a To Øl City. Com’è lavorare in un hub del genere interamente dedicato allo sviluppo di prodotti artigianali? Il vostro lavoro è cambiato?
Tutto è cambiato da quando ci siamo trasferiti qui. Sembra ancora di più che non ci sia nessun limite e tutti i problemi possano essere risolti con creatività e pura determinazione. Ovviamente essere qui ci permette di lavorare con produttori con cui normalmente non saremmo entrati in contatto. È come essere dentro la fabbrica di cioccolato di Willy Wonka!
Se passassimo a dare una sbirciatina, cosa troveremmo in barricaia in questo momento?
Il prossimo progetto sul mercato sarà The Assistens, una Vodka torbata affinata in botti di Assenzio prodotta insieme ai ragazzi di Den Klodsede Bjørn Vodka. Stiamo lavorando anche ad altre due versioni di Rum affinati in botti di Beer Geek Cocoa Shake:
Phantom Spirits x Mikkeller - Barrel Aged Beer Geek Cocoa Shake - El Salvador 8yo
Phantom Spirits x Mikkeller - Barrel Aged Beer & Bean Geeks Cocoa Nibs Infused Shake - El Salvador 8yo
Stiamo anche dando gli ultimi ritocchi al Fantoma Vermouth, un progetto su cui è stato incredibilmente soddisfacente lavorare. Siamo stati molto fortunati, abbiamo comprato del Riesling da Weingut Meierer ed, in collaborazione con Herbal Salvation e Æblerov (che adesso hanno la loro sede a To Øl City) abbiamo definito il profilo aromatico del Vermouth.
Tra gli special guest in barricaia invece trovereste botti a cui abbiamo lavorato insieme Bottle Logic Brewing, The Veil Brewing Co., Mikkeller, Stauning Whiskey, WarPigs, Dark Matter Coffee. Stanno tutti bene, vi teniamo aggiornati!
Chiudiamo con una domanda personale: hai un rum preferito? Ce n’è uno che stai bevendo particolarmente in questo periodo?
Nell’ultimo periodo ho assaggiato tutte le prossime release,
in particolare il Bean Geek Cocoa Nibs infused Shake che ha avuto bisogno di
una cura particolare. Si sta rivelando eccellente, con morbide note di
cioccolato in evidenza ed una dolcezza delicata.
Tra i miei preferiti comunque c’è sicuramente Midnight Flyer, Rum Barbados 8y
che abbiamo affinato in botti di Champagne Larmandier Bernier. Probabilmente il
primo rum affinato in botti di Champgne al mondo.
Parliamo di abbinamenti, hai un suggerimento per noi? Qualcosa che proprio non dovremmo perderci?
Mia figlia ha recentemente flambato delle pesche con il nostro Mikkeller Beer Geek Vanilla Shake Guatemala 4yo rum, per servirle durante un “dessert party”. In suo onore direi che l’abbinamento più semplice e più goloso allo stesso tempo è: rum e pesche!
Questa chiacchierata con Mixen ci ha sicuramente aiutati a
comprendere la complessità, lo studio e il pizzico di follia con cui veniamo a
contatto ogni volta che assaggiamo un Rum di Phantom Spirit. Ogni prodotto ha
una precisa identità, risultato dell’incontro tra arti diverse, ingredienti e
tecniche. Potete scoprire la selezione attualmente disponibile cliccando qui!
Abbiamo in piano altre interviste ai produttori, ma se c’è qualcuno in
particolare di cui vorreste sapere di più.. Scriveteci!
Cheers!