Creatività e flessibiltà sono i due leitmotiv di To Øl, uno dei birrifici più intriganti della scena craft internazionale. Nato nel 2010 dalla passione di due amici per l’homebrewing, per quasi dieci anni si è identificato nella definizione di birrificio gypsy. Una realtà in continua evoluzione che ha fatto di approccio scientifico, sperimentazione e collaborazioni con birrifici da tutto il mondo il suo punto di forza.

Nel 2019 To Øl  inizia un periodo di passaggio che si conclude all’inizio di quest’anno: a gennaio 2020 si aprono le porte To Øl City.
Uno spazio di 150.000 metri quadri, destinato in passato ad un’azienda di trasformazione di frutta all’inizio e di ketchup poi, recuperato e ridistribuito sulla base delle necessità del birrificio. Il cuore della produzione è composto da due aree, una dedicata alle “clean beers” ed una “wild brewery”. Se nella prima trovano spazio le fermentazioni “tradizionali”, la seconda è un vero e proprio regno delle fermentazioni spontanee, con la speranza che la vicinanza degli orti favorisca sempre la nascita di nuovi lieviti. In entrambi i casi non mancano le botti, foeders nuove ed usate, in arrivo da diverse parti del mondo, destinate a fermentazioni ed affinamenti. E proprio parlando di birre, una delle più importanti novità che To Øl City porta con sé è una nuova core line: accanto alle birre flagship che lo hanno reso celebre nel tempo come Garden of Eden e Gose to Hollywood, saranno disponibili adesso tre birre pensate per essere simbolo di To Øl con la loro pericolosa bevibilità: House of Pale, City Session Ipa e Whirl Domination.

To Øl City è uno spazio dove non vengono messi confini alla creatività, per questo motivo alcune delle idee inizialmente sviluppate da BRUS, brewpub di To Øl nato nel 2016 nel cuore di Copenaghen, verranno spostate qui come la produzione di aceto di birra o le sperimentazioni legate al mondo dei cocktail e dei fermentati.
Accanto a questi un occhio di riguardo è da riservare alla distilleria: si tratta di un’idea ancora agli albori, ma come ci ha anticipato Linda nella nostra diretta, To Øl ha iniziato a lavorare con la distillazione sottovuoto e gli affinamenti in botti degli spirits. Sicuramente possiamo aspettarci grandi sorprese.

Sono già arrivate in Italia invece, le produzioni del progetto Mikropolis. Cocktail in lattina di altissima qualità di cui To Øl cura ogni minimo dettaglio, dalla produzione degli ingredienti come bitter e toniche alla miscelazione. Si tratta di cocktail già pronti, di grande equilibrio, pensati per tantissime occasioni d’uso, dagli aperitivi casalinghi di questo periodo ai grandi festival musicali che ci auguriamo poter ricominciare a frequentare presto.

Trovate le birre di To Øl disponibili in questo momento a questo link e se volete approfondire la conoscenza con questa incredibile ed eclettica realtà vi consigliamo di vedere la mini serie di video su Youtube che ci porta dietro le quinte di To Øl City. Qui il primo episodio!
Per chi, invece, si fosse perso la nostra chiacchierata in diretta con Linda, la trovate qui!