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Una campagna nata già negli anni quaranta in Finlandia e rilanciata ufficialmente dall’Alcol Concern inglese in collaborazione con il Public Health England, organo esecutivo che si occupa della salute pubblica nel Regno Unito. Viene invitata la popolazione ad astenersi dal consumo di bevande alcoliche dal primo all’ultimo giorno di Gennaio.

In Italia questa tradizione non si è ancora radicata, ma abbiamo deciso di avvicinarci a questo modo di iniziare l’anno, dedicando il primo mese del 2020 a bevute a bassa gradazione alcolica. Un periodo che ci permetterà di restare fedeli ai buoni propositi e di avvicinarci ad un trend che sta a tutti gli effetti spopolando in tutto il mondo, in particolare tra i più giovani come spiegano diversi articoli in merito, tra cui questo della BBC News.Troppo spesso le birre a bassa gradazione sono vittime ingiuste di un pregiudizio molto forte e sono state sempre considerata l’alternativa triste destinata solo a chi deve guidare: siamo qui per raccontare che le cose sono cambiate. Le birre di cui parliamo oggi sono tutte accomunate dall’ottima bevibilità, ma si tratta di interpretazioni di molti stili differenti, in linea con la creatività di ogni birraio.

Se già da tanti anni BrewDog ha inserito Nanny State come proposta analcolica e il 2019 ha visto la nascita di birre come PUNK AF, versione analcolica della birra più celebre del birrificio, il 2020 sarà un anno di grandi novità in questo senso: dall’apertura di un Beer Bar completamente analcolico all’organizzazione di un festival dedicato alle proposte senza alcol: a Londra l’11 di Gennaio.

Anche Mikkeller, da sempre, lascia spazio alle birre analcoliche o a bassissima gradazione: forte della presenza del suo Running Club, le birre dedicate vedono spesso l’aggiunta di vitamina B. L’idea è quella di offrire un ristoro a tema birra anche agli sportivi più appassionati.

Non è ovviamente necessario essere super sportivi per apprezzare birre sotto i 4% abv e sono diverse le produzioni di grande interesse. Dalla Mini Ipa di Partizan Brewing, una delle prime birre in lattina arrivate dal birrificio, a produzioni come Tmavá Desítka, Dark Lager del birrificio ceco Bakalar, che si distingue per le piacevoli note tostate dei malti ed un amaro elegante che la rende estremamente dissetante. Anche dai ragazzi danesi di To Øl che da poco si sono lanciati nella grande avventura di To Øl City, sono arrivate spesso birre a bassa gradazione: due esempi sono Session Reparationsbajer, che in più è gluten free, e la celebre Gose to Hollywood, segno che quasi tutti gli stili possono avere un’ottima resa nelle versioni poco alcoliche.

I prodotti citati in questa notizia sono solo alcune delle birre a bassa gradazione alcolica disponibili: per avere informazioni in più vi invitiamo a contattare i vostri referenti commerciali.