Questo articolo è stato pubblicato il 30 October 2019
Un progetto partito nel 2013 da un’idea di Ryan Witter-Merithew, al tempo birraio di Siren. In questa prima edizione decise di coinvolgere 7 birrifici da ogni angolo del Regno Unito, chiamandoli a produrre una Ipa ispirati da un colore assegnato loro casualmente. Negli anni a seguire il progetto si è allargato, coinvolgendo 7 birrifici britannici in collaborazione con 7 birrifici europei nel 2014, 7 birrifici statunitensi nel 2015 e 7 birrifici neo-zelandesi nel 2016.
I birrifici inglesi coinvolti sono cambiati nel corso degli anni, ma si è sempre trattato di realtà consolidate che vantavano diversi anni di attività. L’edizione 2017 ha segnato un punto di svolta, diventando l’edizione 2017-2018. Tornato il tema delle collaborazioni UK-USA, ad ogni coppia sono stati assegnati due colori: se il primo colore ha ispirato le birre proprio del 2017, il secondo è stato il punto di partenza per la nascita di birre affinate in botte, da assaggiare dunque nel 2018.
Nel corso degli anni il Rainbow Project è stato sempre coordinato da Siren ed ha visto protagonisti birrifici come The Kernel (anche se solo nella prima edizione), Partizan, Wild Beer e Beavertown, accanto a grandi realtà europee come Mikkeller, Omnipollo e Toccalmatto e statunitensi come Crooked Stave e Firestone Walker. Proprio quest’anno, invece, abbiamo assistito ad un cambiamento importante, un passaggio di consegne che è anche un cambiamento generazionale nel panorama craft inglese. Nel 2019 infatti Siren passa il testimone a Left Handed Giant.
Con un interessante post sul Blog, Bruce Gray, managing director del birrificio di Bristol, presenta la nuova veste del progetto: in quanto punto di riferimento per gli appassionati di birra artigianale inglese, il Rainbow Project non può non prendere in considerazione i birrifici emergenti, per questo nelle edizioni dal 2019 al 2021 sarà aperto a birrifici giovani, intorno ai tre anni di età, e alla fine di questo periodo il testimone passerà alla generazione successiva.
I 7 birrifici scelti sono stati chiamati a collaborare con altrettanti birrifici statunitensi. Sono nate birre in stili molto diversi tra loro, interpretazioni a quattro mani dei colori dell’arcobaleno, dalle Ipa più luppolate alle birre a tendenza acida passando per Stout strutturate e bevute arricchite dall’aggiunta di frutta. A queste si aggiunge Colour Vision, una IPA multicolor caratterizzata da un’importante dry hopping, prodotta dai 7 birrifici inglesi insieme.
Le birre saranno disponibili a partire dalla settimana del 4 novembre 2019, in cartoni speciali da 8 che comprendono le 7 collaborazioni + Colour Vision.
Nel dettaglio:
Non resta che assaggiarle tutte.