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Tre giorni sotto gli archi a Bermondsey per scoprire il meglio del panorama craft londinese.

Chiunque ami la birra artigianale e si trovi anche solo per qualche giorno a Londra non può resistere alla tentazione di passare qualche ora a Bermondsey. Quartiere a sud di Londra nominato “Best Place to Live” nel 2018 dal Sunday Thames, viene attraversato dalla ferrovia, diventata il cuore pulsante del fermento brassicolo londinese grazie agli arches che la sostengono. All’interno degli arches, birrifici storici e realtà giovanissime che nel week end aprono le proprie porte a curiosi ed appassionati, garantendo uno dei Pub Crawl più interessanti per il palato di un vero amante della birra artigianale. Vi portiamo con noi nel nostro viaggio, sperando possa servire di spunto nel vostro prossimo tour in Inghilterra.

Sotto gli archi di Bermondsey si trovano tantissimi birrifici e proprio la vicinanza geografica rende piacevole visitarli facendo una passeggiata tra l’uno e l’altro. Abbiamo iniziato il nostro tour da The Kernel, uno dei primi birrifici ad essere nato sotto la ferrovia, conosciuto a livello internazionale per le bevute di grande eleganza ed equilibrio. Ci accoglie Evin, fondatore e birraio, raccontandoci la storia del birrificio e delle sue birre. Svelandoci qualche segreto, ci permette di entrare nel cuore del birrificio e scoprire la bottaia: una collezione di botti, tonneau e foudre usati per affinamenti, blend e talvolta anche per sperimentare con fermentazioni spontanee. Il birrificio non è aperto per visite al pubblico, ogni week end, è però possibile – come da tradizione - assaggiare le birre nella taproom adiacente che presto sarà rinnovata. Ci spostiamo di pochi passi per raggiungere Brew By Numbers, birrificio nato nel 2012 che propone bevute moderne ed interessanti giocando sullo studio di ricette nuove, stile per stile. Anche in questo caso il birrificio è molto piccolo, 3 archi collegati l’uno all’altro tra i quali si trova anche una taproom che vanta una tap line in continuo aggiornamento e frigoriferi ricchissimi di bottiglie e lattine: dalle più introvabili alle ultime release one shot. Dalla taproom accediamo direttamente al birrificio e, tra i tank, ascoltiamo la storia del birrificio ricevendo anche qualche anticipazione sulle prossime birre. Concludiamo la serata giusto un paio di archi più avanti dove da poco Moor ha aperto la sua taproom. Il birrificio di Bristol fondato da Justin Hawke ha scelto proprio il Beer Mile per trovare il suo spazio londinese. Ci accolgono musica hardcore, una taplist con le ultime release ed un calcio balilla a cui non si può far meno che giocare. Il grande classico che potrete trovare sempre da Moor è una proposta di birre in Cask o Pin da assaggiare e riassaggiare. La visita a questa Taproom ci riserva una sorpresa: l’assaggio di JJJ, proprio insieme ad una delle tre J: si tratta di una birra storica, un’Imperial Pale Ale – stile definito dai birrai stessi! disponibile solo una volta all’anno, creata in collaborazione da tre amici Justin, Jost e James, che oggi è proprio il Bar Manager di Moor Vaults. Il secondo giorno a Londra inizia con una visita presso il coloratissimo (e piccolissimo) birrificio di Partizan. Alla spina ed in bottiglia birre uniche, caratterizzate come sempre dalla semplicità di bevuta e dall’estremo estro dei birrai che spesso prendono ispirazione dal mondo della mixology e dell’alta gastronomia per brassare le cotte più intriganti. A due minuti di cammino (davvero, chiedete a Google Maps!) si aprono le porte della nuova facility di Fourpure. Il birrificio ha avuto una crescita incredibile in pochissimo tempo mantenendo uno stile invidiabile che fa leva su due temi: i quattro ingredienti base della birra (Four- pure) e il tema del viaggio, ricorrente in tutte le lattine e nello stile della splendida taproom che ricorda nei suoi particolari i gate di partenza degli aeroporti. Durante la visita al birrificio ci siamo concessi un “momento nerd” dedicando qualche minuto ad una visita al laboratorio del birrificio che ha dato vita, tra le altre cose, ad un panel di assaggio addestrato che viene consultato in tutte le fasi di produzione e vita della birra per garantire che questa sia sempre al meglio del suo potenziale. Concludiamo la giornata andando a trovare il birrificio più piccolo del nostro tour: Anspach&Hobday si sviluppa interamente all’interno di un solo arco. Fil rouge del birrificio è il punto di incontro tra antico e moderno, che trovano spazio di rappresentazione sia nello stile di bevuta delle birre prodotte che su ognuna delle etichette. Si è concluso a dicembre il primo crowfunding grazie al quale ci saranno nei prossimi mesi grandi novità, tra cui una nuova e più grande tap room che accoglierà tutti gli appassionati. Prima di riprendere l’aereo per tornare in Italia, un’ultima visita. Restiamo a Bermondsey e visitiamo l’unica sidreria di zona: Hawkes. Siamo stati accolti da Roberto, Head Cider Maker italiano che ci ha raccontato tutti i segreti della produzione e dell’assaggio delle diverse varietà di Sidro. Hawkes, così come tutte le realtà di zona, è perfettamente inserito nel contesto londinese producendo, tra gli altri, un sidro in collaborazione con gli abitanti della città. Ogni anno chiunque può portare in regalo le mele del proprio giardino, ricevendo in cambio una bottiglia di sidro: nasce così Urban Orchards. Il tour per le vie del quartiere è un’occasione per scoprire tante realtà legate al mondo della birra, e non solo, che tradizionalmente aprono le proprie porte a curiosi ed appassionati ogni sabato e domenica. Vi invitiamo, comunque a controllare disponibilità ed orari luogo per luogo, tenendo conto dei tantissimi eventi organizzati in tutti i momenti dell’anno.