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Un’intera area di Londra è diventata nel tempo meta di pellegrinaggio per i Beer Geek d’Europa e del Mondo. Stiamo ovviamente parlando del Beer Mile, nel Bermondsey, a sud est di Londra. Conosciamo già Brew By Numbers, Kernel e Fourpure famosi per la loro storia e le loro birre; oggi siamo finalmente pronti ad accogliere una realtà, proveniente dalla stessa zona che solo da quest’anno ha deciso di iniziare il suo viaggio verso l’Italia: Partizan Brewing.

La storia di questo birrificio è strettamente legata a quella del suo fondatore, Andy Smith. Appassionato homebrewer di Leeds decide di abbandonare la precedente carriera lavorativa per dedicarsi alla produzione di birre artigianali. Inizia collaborando con Andy Moffat, birraio del birrificio londinese Redemption Brewery grazie al quale diventerà un birraio professionista; inoltre in questo periodo stringerà rapporti di amicizia con i protagonisti della Craft Beer Revolution inglese. Nel 2012 sarà proprio uno di questi amici, Evin O’Riordain, birraio di The Kernel, a cedergli il proprio Brew Kit: nasce così ufficialmente Partizan Brewing.

“We work with pride and determination to deliver the best beer we possibly can”

“Lavoriamo con orgoglio e determinazione per offrire la miglior birra possibile”

Inseriti alla perfezione nel contesto culturale londinese ricco di mille fonti di ispirazione, offrono prodotti in cui il grande senso di identità dell’azienda non viene mai sovrastato dalla necessità e dalla volontà di innovazione. Sin dagli inizi collabora con Alec Doherty, artista inglese dallo stile inconfondibile che ha contribuito a modellare l’immagine del birrificio rendendola unica ed inconfondibile. Partizan è stato, ma soprattutto, è ancora, tra quei birrifici in cui il prodotto è considerato lo strumento di ribellione e protesta contro la standardizzazione del gusto con cui evidenziare le possibilità espressive che la birra possiede. La buona birra artigianale è in grado di portare avanti la rivoluzione del gusto, proprio per questo Partizan riprende e reinterpreta stili storici tradizionali più o meno conosciuti o diffusi offrendo l’opportunità di esplorare nuovi confini attraverso le proprie papille gustative.

Tra le core line di questo birrificio, dunque, la Porter, dai morbidi sentori di caramello e cioccolato al latte, la Stout, ricca e dalle note intensamente tostate, ma anche le Saison, una arricchita con lemongrass, l’altra con aggiunta di limone e timo. Non mancano, ovviamente, release stagionali e progetti one shot con cui è possibile lavorare su sperimentazione, affinamenti in botte o tipi diversi di fermentazione. Avremo modo di assaggiare alcuni esempi di quest’ultima categoria per la prima volta in Italia all’Arrogant Sour Festival dall’1 al 3 giugno a Reggio Emilia, ci aspettano in tapline Cuvèe 2016, Brett Apricot Ipa 2015 e Apricot DIPA 2018, prodotta in collaborazione con il birrificio spagnolo Cyclic Beer Farm.

Ci vediamo lì, cheers!