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Restare con il bicchiere vuoto è un rischio a cui nessuno dovrebbe essere esposto. Chi, di sicuro, non lo permetterebbe mai sono i ragazzi di Brewdog. Con anni di lavoro alle spalle su birre che ci hanno già conquistato, da Punk Ipa a Jack Hammer, sperimentazioni e ricerca, anche nel 2018 non ci lasceranno - letteralmente - a bocca asciutta. Vi riportiamo le linee guida per il 2018, qualche consiglio su tutto quello che proprio non dovrebbe mancare nel vostro bicchiere.

Partiamo dalla gamma delle Headliners che ha recentemente subito dei cambiamenti. La Kingpin che conosciamo bene, lascia il posto a Indie Pale Ale: 4,2% abv, luppolata con Columbus, Cascade e Simcoe, prodotta per conquistare gli appassionati e iniziare il grande pubblico al mondo delle birre artigianali grazie a grande equilibrio e alta facilità di bevuta, è disponibile in lattina da 0,33 lt. e KeyKeg da 30 lt.; presto arriveranno la lattina in formato 0,5 lt e la bottiglia da 0,33 lt.

Anche la produzione delle Amplified può vantare un nuovo ingresso, Native Son, di cui vale la pena raccontare un po’ la storia. Dall’inizio del 2017 Brewdog ha chiamato, dagli Stati Uniti, Jason Pond a far parte dei suoi mastri birrai. Con Native Son Jason lavora per creare la sua birra ideale. Stiamo, ovviamente, parlando di un’ American Ipa dalla luppolatura spinta che vanta grande morbidezza in struttura. La potete trovare già disponibile sia in lattina da 0,33 lt. che in KeyKeg da 20 lt.
Nel 2018 ci sarà anche spazio per le High Octane, birre dalla produzione estremamente complessa e delicata che vengono rilasciate solo una volta all’anno. Come ormai da tradizione festeggeremo il compleanno di Brewdog con un Imperial Stout, quest’anno Dog G. Torneranno anche Tactical Nuclear Penguin, con un nuovo look per il formato da 110 ml., e Paradox, serie di Stout affinate in botti di whisky. Tornerà anche Tokio, Imperial Stout con gelsomino e mirtilli, che già negli scorsi anni ci ha conquistato con il suo carattere.

Da tenere d’occhio il calendario delle stagionali che ogni anno riserva grandi sorprese e imperdibili produzioni one-shot. Prima uscita dell’anno Zeitgeist, Black Lager, una birra in cui il carattere dei malti tostati si si fonde piacevolmente con la luppolatura brewdogiana in uno stile che concede grande bevibiità, disponibile in lattina da 0,33 lt. e KeyKeg da 20 lt. Grande ritorno anche di Electric India che ci ha accompagnato nei mesi più caldi dell’anno scorso. In più, una nuova Session Ipa, Clockwork Tangerine, leggera e rinfrescante con un profilo tutto giocato su note agrumate, aspetteremo la primavera per goderne appieno.

Tra le notizie più interessanti, una serie di ricette, una nuova ogni mese, prodotte solo in fusto e dedicate ai fan più fedeli di Brewdog. Qui di seguito le produzioni che stanno segnando il primo trimestre dell’anno.
Off duty Alien: Ipa da 6,5% abv, prodotta con succo di arancia rossa e pompelmo.
Karma Cloud: Ipa da 6,5% abv, Ipa studiata per offrire intense note di frutta tropicale.
Kamikaze Knitting Club: Stout da 7,5% abv, arricchita con sciroppo d’acero

Con il 2018 torneranno, poi, la serie luppolata che in passato abbiamo conosciuto con IPA is Dead e Ace of Hops, dedicata quest’anno a sperimentazioni sia per quanto riguarda le varietà di luppolo che per le tecniche di luppolatura, e le Abstrakt, produzioni sperimentali rilasciate come sempre in quantità limitatissime e pensate per un lungo affinamento. Non mancheranno ovviamente le collaborazioni, con birrifici da tutta Europa, a partire dall’Italia con Birrificio Italiano…(stay tuned on that!).

Brewdog ha preparato per noi un anno intenso, l’invito è, come sempre, a crescere insieme, partendo da birre che ci accompagnano da tempo nel day-by-day, prodotti che abbiamo già assaggiato e di cui aspettavano il ritorno, per poi lasciarsi conquistare ed esplorare confini sensoriali sempre più ampi e nuovi, a volte audaci ed estremi.