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Dal 1988 ad oggi Rogue ha appassionato il panorama brassicolo statunitense e mondiale. Una rivoluzione che continua tutt'oggi affascinando e conquistando anche gli spiriti più restii al mondo delle birre artigianali. In una scena mondiale in continuo e frenetico cambiamento, una realtà con 30 anni di esperienza alle spalle riesce a stare al passo con i tempi senza perdere di attrattiva né perdere la propria identità. Sperimentazione, grandi classici e studio della materia prima sono caratteristiche di Rogue che conosciamo bene, ma sappiamo che c'è molto di più; vi lasciamo quindi una lista di 10 cose che dovete assolutamente sapere per comprendere un po' più a fondo questa realtà.
  1. Dallo scantinato alla California. La storia di Rogue inizia in uno scantinato di Ashland in Oregon, ma già l’anno successivo inizia l'espansione verso Newport. Oggi conta 11 tra pub e birrifici sparsi tra l’Oregon, Washington e la California.
  2. Dietro la storia del primo brewpub Rogue c’è una donna nuda in un idromassaggio. Mohava Niemi, proprietaria di un ristorante, nel lontano 1989 concesse uno dei suoi locali vuoti al fondatore di Rogue ponendo però due condizioni: che si prendesse cura degli abitanti del posto; che esponesse una foto di lei nuda in un idromassaggio sulle pareti del pub. Ovviamente “il ritratto” è ancora lì!
  3. Bere birra per contribuire agli studi Ogni anno Rogue mette a disposizione dell'Oregon State University un'importante borsa di studio legata anche al nome del fondatore – e grande appassionato di idromassaggio – Jack Joyce. Chiunque di noi può contribuire a questa borsa di studio bevendo Hot Tub - Scolarship Lager, Helles Lager da 5,4% abv particolarmente fresca e beverina.
  4. Birre Rogue, ingredienti Rogue! Gran parte degli ingredienti utilizzati nelle loro birre provengono dalle fattorie Rogue, site a Indipendence in Oregon, in cui si producono orzo, luppoli, zucche, miele, peperoncini, nocciole e molto altro.
  5. Birra artigianale e indipendenza. Rogue non è solo Rogue Ales, è una vera e propria Nazione. Rogue Nation è un’entità a sé stante, con tanto di dichiarazione d’indipendenza e cittadinanza. Una comunità di quasi 270000 appassionati di birra provenienti da tutto il mondo, che si interessano al mondo Rogue e a tutti i suoi sviluppi tramite tutte le iniziativa del presidente Big Al che comprendono eventi, tap takeover e incontri allo scopo di far conoscere le peculiarità delle birre “tasty”, come ama definirle il birrificio.
  6. I classici lieviti della barba. Per la categoria #nuovefermentazioni. Rogue ha prodotto una birra utilizzando i lieviti provenienti dalla barba del mastro birraio John Maier. Oltre ad aver attirato l’attenzione di molti anche fuori dai confini statunitensi, il prodotto è stato molto apprezzato dal mercato italiano.
  7. La birra, le nocciole e gli italiani. A proposito di Italia, una delle birre che ha conquistato più velocemente il gusto degli italiani, è Hazelnut Brown Nectar. Brown Ale stile inglese alla quale è stato aggiunto un quantitativo importante di estratto di nocciole prodotte nelle Rogue Farms.
  8. Tre decadi di novità! Dopo tanti anni di lavoro Rogue non ha intenzione di rallentare il ritmo e rilascia sempre tantissime novità. Sicuramente da assaggiare è l’ultima novità, arrivata in formato Kkeg da 20 lt. e lattina da 0,473 lt.: Straight Outta Newport. Una Double Ipa, la sua prima West Coast Ipa, nonostante il birrificio si trovi proprio sulla costa Ovest degli Stati Uniti. Intensamente luppolata con Citra, Mosaic e Comet che la caratterizzano con sentori agrumati.
  9. L’equilibrio degli estremi. Se da una parte Rogue osa sfornando chicche frutto di sperimentazione e creatività, dall’altra ha sviluppato diverse ricette che soddisfano una bevuta semplice dissetante. Tra queste Honey Kolsch disponibile sia in Kkeg da 20 lt. che nella nuova lattina da 0,355 lt. e Yellow Snow Pils, Pils brassata con aghi di abete, decisamente fresca, perfetta in tutti i momenti dell'anno.
  10. Numeri da capogiro. Nel corso della sua storia Rogue ha raggiunto tutti gli Stati Uniti e 54 altre nazioni nel mondo. Uno dei primi birrifici artigianali degli USA che continua a contribuire in maniera importante alla craft beer revolution mantenendo standard qualitativi sempre alti, confermati anche dai tanti riconoscimenti ottenuti a livello nazionale e internazionale.