É passato ormai più di un mese dall'arrivo della Punk Ipa di Brewdog nella nuova versione e dall'immediato arrivo della lattina. Per questo, dopo aver pubblicato quanto scritto su Beer Reviews, abbiamo deciso di fare la stessa cosa e dopo aver ripetuto più volte l'esperienza per essere sicuri delle nostre sensazioni, è venuto il momento di pubblicare quanto emerso dalla degustazione comparata di Punk Ipa, che ha visto confrontarsi la vecchia ricetta, la nuova ricetta e la lattina. Ovviamente la degustazione condotta da me e da Luca Giaccone è avvenuta alla cieca, con le birre già servite nei bicchieri, in modo che nulla, nemmeno il rumore della lattina, potesse esserci d'aiuto.

Punk_Ipa_Diverse

Queste le tre descrizioni e infine il nostro giudizio complessivo.

 

 

PUNK IPA A 

Tono aranciato, molto vivo e limpido, con riflessi dorati. Naso sui toni del luppolo con note erbacee (erba da poco falciata), leggere sensazioni floreali. In bocca dopo un breve attacco dolce emerge la nota luppolata che domina la parte centrale e finale della degustazione. Birra un po' sbilanciata sulla componente amara che graffia il finale di bocca.

PUNK IPA B 

Aranciata, con riflessi ramati, leggermente velata. Il naso è dominato dagli aromi del luppolo in particolare da note di frutta esotica matura (emerge una piacevole nota di papaia), uva, resina e idrocarburi (ricorda al naso alcuni icewine ottenuti a partire da vitigni aromatici).In bocca è molto ampia nei profumi, giustamente dolce e morbida nell'attacco, per poi lasciare spazio a tutte le note del luppolo (molto vive e fresche ) già percepite al naso. Il finale, amaro, è molto asciutto, invitando alla beva.

PUNK IPA C

Aranciata, leggermente più scarica della precedente con toni più ambrati. Al naso, più moderato nell'intensità, fa emergere note fruttate (frutta esotica) piuttosto dolci e sensazioni di terra e sottobosco. Nella prima parte di degustazione la bocca è dominata dalle note del malto, con le componenti aromatiche a prendere possesso della seconda parte e del finale. Rispetto alla precedente birra risulta un po' meno fresca nei profumi.

Nel complesso quella che ci è piaciuta di più è stata la B: l'ampiezza del naso, la ricchezza di profumi in bocca, uniti a freschezza e secchezza finale, rendevano questa birra la più piacevole e beverina. La C sebbene nel complesso equilibrata e con buon profilo aromatico risultava un po' più stanca e meno elegante nel finale. Molto diversa invece la A decisamente sbilanciata sull'amaro ruvido e rustico. 

Questo il panorama complessivo.... e per chiudere queste le birre: A = ricetta vecchia; B = lattina, C = ricetta nuova.

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